Artisti e opere

Matteo CIFFO

Nato a Biella il 1987, sin dal 2007 dedico la mia ricerca alla materia, alla sua trasformazione e alla memoria che essa conserva. Lavoro principalmente con polveri di marmo, pigmenti naturali, terre armene e ossidi, in un processo che considero più alchemico che scultoreo: una rinascita della pietra attraverso la mia mano. La mia pratica nasce dall’osservazione e dal desiderio di restituire nuova vita a ciò che è stato frantumato, abbandonato, dimenticato, o dato per scontato. Prendo materiali che hanno già vissuto, li scompongo e li ricompongo, ricreando nuove forme e nuove identità. Ogni opera è un tentativo di equilibrio tra ciò che si perde e ciò che rinasce. Mi affascina il rapporto tra frammento e totalità, tra ciò che si perde e ciò che rinasce. Per questo motivo, spesso parto da statue iconiche del passato, simboli di perfezione e memoria collettiva, scomponendole per ricrearle in frammenti sospesi tra antichità e presente. Mi interessa togliere quella perfezione, rompere quell’idea di eternità che le ha rese immobili nei secoli. In queste ricostruzioni la materia si fa racconto, diventa testimone del tempo e della trasformazione. A me  interessa togliere quella perfezione, rompere l’illusione dell’eterno per donare a queste forme una parte umana, fragile e viva. Ne scompongo la forma per ricrearla attraverso blocchi e frammenti che si ricompongono come i meccanismi della mente, dove i ricordi si assemblano, si confondono e si rigenerano continuamente. Nei frammenti ritrovo la verità della materia e dell’ essere umano, la sua storia e la sua vulnerabilità. Sono autodidatta, e tutto ciò che so l’ho imparato attraverso la sperimentazione diretta, l’osservazione e il contatto con i materiali. Per me l’arte è un processo di ascolto e trasformazione: la materia non si domina, si accompagna nel suo cambiamento. Credo che ogni opera contenga un atto di creazione, distruzione, memoria e rinascita.

 

Opere

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