CAMELOT
La ricerca della felicità attraverso l’arte
L’idea di questo evento trae ispirazione dal libro di Adelfo Maurizio Forni “Camelot”, una raccolta di liriche che invita a rimanere sempre più uniti in questi tempi funesti. La città ideale di Camelot è il luogo in cui metaforicamente i nuovi paladini delle Arti si ritrovano dopo aver deposto le “spade” della poesia, della musica e della pittura sulla tavola rotonda, uniti per diffondere il loro sapere e le loro emozioni, nel desiderio di vivere in pace.
«È in questa città turrita, difesa dagli scudi della poesia, che i Paladini continuano a riunirsi, animati dal sacro fuoco», scrive l’autore nella nota introduttiva. «Resistono a tutto, anche agli attacchi del principe del regno dal quale non si torna, e ciascuno continua la narrazione di avventure, giostre e ricerche infinite».
Il libro ripercorre in parte accadimenti della vita di Forni e vicende che hanno segnato epoche diverse, dalla guerra civile spagnola alla Notte dei cristalli del 1938, il terremoto in Umbria del 2016 come i peggiori momenti della vita politica italiana.
Seconda raccolta di liriche dell’autore (dopo “Nostos” nel 2018), è stato pubblicata alla fine di febbraio 2020, in un periodo tormentato da politici arroganti e da un flagello pestilenziale che ha fermato il mondo.
Il libro chiama gli artisti ad asserragliarsi nella Città Ideale, Camelot, per resistere agli attacchi del male oscuro che imperversa: ma chiama soprattutto a combattere, con “rime nuove, racconti, poemi, musica, arte”, rispondendo colpo su colpo agli attacchi contro la cultura e lo spirito, e ricorda che
“Tutti gli uomini sono stati creati uguali, e dotati di alcuni diritti inalienabili: tra questi la Vita, la Libertà, e la Ricerca della Felicità”.
Si snoda in un percorso che evoca epoche buie come la guerra civile spagnola del 1937, la notte dei cristalli del 1938, il terremoto in Umbria del 2016, i tweet dei ras politici nel 2019. Evoca anche momenti di sofferenza individuale profonda come i logoranti lavori ripetitivi del capitalismo cieco, la vita accanto ai dipendenti da smartphone, la perdita di un amico suicida, la vecchiaia, la solitudine, la ghettizzazione, lo scempio della natura, la delusione politica, l’insensibilità diffusa.
Per contro, offre un messaggio netto di speranza, un richiamo a catturare ogni giorno tutte quelle meravigliose qualità, che troviamo per la strada, dalla custodia dei ricordi dell’infanzia alla condivisione dell’amicizia, dal gusto dell’ospitalità greca all’altruismo che non aspetta ricompense, dalla esaltazione della capacità creativa all’amore complice di coppia, dal gusto di vivere istante per istante all’attesa curiosa del domani, dalla contemplazione del miracolo della natura alla potenza della musica, dal rispetto del fato alla fiducia, dalla riscoperta del creare con le mani all’eroismo di chi crede nel mito.
Dai tempi bui alla nuova frontiera di Camelot.
*
CAMELOT, codice ISBN 9788874147526, è disponibile in libreria, ma potete richiederlo anche a Genesi Editrice (genesi@genesi.org), oppure via web a Amazon, Hoepli, Feltrinelli, Ibs. Per quanto riguarda i cittadini gallaratesi, è disponibile presso Libreria Carù, Libreria Biblos Mondadori, Chiosco Verde, e La Bottega dei Sogni.
SCHEDA DI PRESENTAZIONE
Negli Stati Uniti d’America la parola Camelot ancora oggi viene impiegata per indicare simbolicamente la breve ma luminosa epopea della presidenza di John Fitzgerald Kennedy: quell’epoca, denominata nuova frontiera, è divenuta uno dei miti più inossidabili non solo del sogno americano, ma, in generale, di chi viaggia verso la civiltà d’Occidente. Proprio Camelot, città ideale, rappresentava l’Occidente. Nel 1984, Ivano Fossati, uno dei più raffinati cantautori italiani, lancia la magica canzone Viaggiatori d’Occidente, nella quale si stende un ponte ideale (e d’amore!) tra la Grecia e Bleeker Street, a Manhattan (Lei pensa alle terre greche / e a una maggiore fortuna / mentre in fondo a Bleeker Street / lui sta aspettando quella luna). Adelfo Maurizio Forni è il viaggiatore d’Occidente che si porta nel cuore le terre greche. Il suo Camelot è il timbro di una nuova frontiera di speranza, ma è anche un viaggio a ritroso nel cuore della sua vita privata e nella pancia della civiltà occidentale.
Libro stupendo, ricco di seduzione, rammemorazioni, apostrofi della memoria, da cui ci si lascia rapire e incantare con malia e dolcezza.
Sandro Gros-Pietro
Torino, 30 gennaio 2020
NOTE
posteggio in loco - ingresso gratuito previa misurazione della temperatura e compilazione dei dati personali - sedute distanziate e mascherina obbligatoria.
PRENOTARE LO SPAZIO
È SEMPLICE
Clicca sul link compila il form segnala il periodo ed eventuali esigenze.
Ti contatteremo al più presto